Fidanzatino
Membro
Salve mi chiamo Paolo e ho 19 anni; Lo sò sono giovane per essere cuck o cose così, ma è la mia vera storia.
Non avevo mai sentito parlare del cuckoldismo o del termine cuckold, ma io sono uno di essi ormai da 2 anni, senza saperlo.
Bhè, sono sempre stato una persona dalla mente aperta, la mia prima ragazza quando avevo 14 anni, lei ne aveva 15 e stava con un altro, e mi piaceva l\'idea che scopasse con due ragazzi, a volte la leccavo e pensavo che se la scopava anche l\'altro e mi eccitava.
A 17 anni stavo insieme a una ragazza della mia stessa età, ed era tutta mia. Quando scopavamo era molto tranquilla, non era una ragazza che voleva trasgredire o pensava a cose fuori dal rapporto di coppia.
Una sera, precisamente il giorno della fine della scuola, feci una piccola festicciola a casa mia. A fine serata molti se ne andarono e rimasi io Erika, e un mio compagno di scuola, Filippo, un ragazzo di colore adottato da una famiglia italiana quando era piccolissimo.
Stava per andare via ma stava piovendo, e i suoi genitori avendo molti soldi, vivevano in una colonica in campagna, e d andarci in motorino era un po\' pericoloso, gli offrii quindi di rimanere a dormire da me.
Vedendo che pioveva Erika decise anche lei di rimanere a dormire da me, io non avrei mai pensato che sarebbe successo quello che voi già immaginate. Vi descrivo in poche righe chi siamo, Erika, 17 anni, Castana chiara, capelli corti mossi, seconda di seno bella piena, culetto tondo e morbido, figa rasata con strisciolina sul pube come piace a me, e quel filo di pancettina che mi eccitava da matti, Filippo 18 anni giocava a calcio, era abbastanza alto, magro e decisamente muscoloso, insomma un bel fisico, con i capelli rasati e il piercing sul labbro. E infine io, 17 anni, non molto alto, avevo fatto per un paio di anni nuoto, non avevo un fisico stupendo ( e non lo ho tutt\'ora), e a quanto dimensioni diciamo che rientro nella media con i mei 16,7cm.
Ero solo in casa, i miei erano andati al mare, poco lontano da dove abito, nella nostra \"casa al mare\" (una stanzina con tre letti..). Tornando a casa mia, ero solo, e presi insieme a Filippo la brandina e la portammo in salotto, mentre la sistemavamo, Erika entrò nella stanza già in pigiama, mi ricordo che erano un paio di pantaloncini cortissimi rosa chiaro (dai quali si intravedeva un po\' di camel toe), e una magliettina sempre rosa senza reggiseno, infatti si intravedevano i capezzoli sul tessuto della maglia.
Filippo la osservò mentre Erika camminò tranquilla verso il bagno per lavarsi i denti, e io mi accorsi che se la stava mangiando con gli occhi, e sinceramente mi dava molta noia.
Dopo aver sistemato tutto, ci sistemammo in salotto e ci fumammo un paio di sigarette,e parlando bevevamo gli alcolici rimasti della festa. Tra i mix di liquore, birra rum, e vodka varie, e la quantità, bastò poco per ritrovarci un po\' alticci.
Parlavamo e scherzavamo, l\'atmosfera diventava sempre più calda,e cominciammo a farci domande del tipo \"a che età la prima volta\" Quante ragazze/i.. E cose così.. Arrivammo all\'argomento temuto.. Dimensioni.
Lui sorridendo disse che le ragazze con cui andava non si lamentavano, anzi. Io mentendo dissi lo stesso. Erika ridendo disse che ero un po\' un cretino perchè ovviamente i ragazzi di colore lo avevano più grosso dei bianchi, e rideva.
Io ammettevo che era così, ma secondo me è un caso, cioè ci sono ragazzi bianchi molto dotati e neri minidotati. Lei e Filippo ridevano, e continuavano a bere.
Discorsi e discorsi, e arrivammo a un punto, che Erika si alzò, un po\' barcollando e andò a prendere una cosa, quando tornò scoppiammo tutti a ridere, aveva preso la riga della scuola che usavamo a geometrico.
\"Vediamo come siete messi voi due.\" Disse ridendo Erika. Ridevo, e mi riempii il bicchiere di birra, quando mi girai ero un po\' incredulo, Filippo si stava slacciando i pantaloni, e si abbassò senza problemi anche le mutande. Scoppiammo tutti a ridere, non era un cazzo molto grosso, decisamente più groso del mio a riposo ma mia spettavo di peggio.
Mi alzai anche io, e tirai fuori il mio. \"ovviamente va misurato duro e lungo\" Disse Erika, che senza problemi si alzò la maglia del pigiama mostrandoci le sue tettine rotonde e rosee. Cominciai a menarmelo e Filippo fece lo stesso. Tutto scorreva tranquillamente, tra capogiri vari.
Arrivati entrambi all\'erezione, dissi che Erika aveva ragione, con i suoi 25,6cm e la sua larghezza spaventosa, Filippo mi batteva alla grande.
Nel momento in cui cominciai a rimettere il mio piccolo piselletto nelle mutande, Erika si buttò sul letto e me lo afferrò, e iniziò a succhiarmelo.
Filippo ci guardava divertito con il suo uccellone in mano. Dicevo a Erika di smetterla, ma mi disse che era eccitata da morire, e anche io lo ero, poi quando lei beve un po\' diventava molto più brava e arrapante.
\"Dai non vedi che lui rimane lì da solo, scopiamo domani mattina con calm..\" Ricordo di non aver finito la frase che Erika, si fiondo su quella nerchia di cioccolata e cominciò a leccarla e baciarla avidamente.
Dentro di me una stranissima sensazione si impadronì del mio corpo. Ero arrabbiatissimo e disgustato, la mia ragazza stava spompinando un altro, ma allo stesso tempo non riuscivo a smettere di segarmi. Mi eccitava e disgustava allo stesso tempo.
Vedevo Erika che con gli occhi chiusi succhiava con forza quell\'uccellone mega, e Filippo che le accarezzava la testa e godeva sotto voce.
L\'unica cosa che facevo era masturbarmi. E con una mano, afferrai i pantaloncini del pigiamino di Erika e li abbassai, Filippo gradì, e cominciò a strofinarle il sederino con la mano, e a intrufolarsi tra le gambe della mia ragazza, che glielo succhiava ancora più eccitata.
Erika mi guardò e mi disse di scoparla, allora mi misi subito dietro di lei e glielo spinsi nella fighetta, che grondava di umori.
Afferrata per i fianchi la scopai per una decina di minuti, poi ovviamente voleva godersela anche Filippo, e gli lasciai il posto. Erika aveva avuto di cazzi il mio e quello prima del mio era più piccolo, quindi appena Filippo le premette nel buchetto caldo la sua verga nera, Erika urlò di dolore, e si aggrappò forte alle coperte, stringendo i denti.
Era lì che mi sentii ancora più strano, Erika era sdraiata sul letto, e stava facendo un pompino a me, Filippo se la stava scopando di brutto, e io ero chinato su di lei e le aprivo il culetto, osservando l\'uccellone di colore che le scivolava con forza nella figa.
Dopo diversi minuti, Erika si girò, e noi le venimmo sulle tette. Ci buttammo sfiniti sul letto e ridendo fumammo un cicchino, ci rivestimmo, eio che odio il sudore addosso andai a fare una doccia.
Nudo, sotto l\'acqua pensai e ripensai a quello che era successo, e pensai che potevo classificarla come \"esperienza sessuale\".. ..
Sentii un piccolo urletto. Lasciando l\'acqua che scorreva accesa, uscii dalla doccia e aprii lentamente la porta del bagno quanto bastava. Il salotto era disordinato come prima.. Sul divano e la brandina, Erika era a pecora, e Filippo se la stava ancora montando, però senza di me, si vedeva che erano più liberi e scopavano in modo più selvaggio.
Avevo l\'urto del vomito.. Ma come abbassai lo sguardo mi ghiacciai.. Avevo il cazzo in tiro. Lo afferraio e iniziai a segarmi.. Ruiguardavo la coppietta che gemeva e godeva sotto i miei occhi. Dopo poco, Filippo si alzò la prese e la gettò sul divano, Sborrandole in bocca. Non si era mai fatta venire in bocca da me..
Questa cosa mi fece ancor più impazzire e venni subito anche io. Ero seduto sul gabinetto, le gocce di sborra bianca sul pavimento del bagno. Con il cazzo che ancora grondava, mi sentivo bene in un certo senso, mi sentivo appagato.
Cornificato e contento. Eccolo lì, il cuckoldismo. Io sono diventato cuck. Bhè continuammo a scopare in tre per tipo altre tre settimane, poi lei si accorse che era meglio scopare solo con lui e mi lasciò.
Trovai altre due ragazze, le quali non volevano saperne di questa cosa, e io ci stavo malissimo. Avevo bisogno, e ho, bisogno di vedere la mia ragazza inchiappettata e goduta da altri ragazzi.
Ora sono single, e il mio nick non ha più il suo significato.. ma spero che un giorno troverò la ragazza giusta che mi voglia cornificare felicemente
Non avevo mai sentito parlare del cuckoldismo o del termine cuckold, ma io sono uno di essi ormai da 2 anni, senza saperlo.
Bhè, sono sempre stato una persona dalla mente aperta, la mia prima ragazza quando avevo 14 anni, lei ne aveva 15 e stava con un altro, e mi piaceva l\'idea che scopasse con due ragazzi, a volte la leccavo e pensavo che se la scopava anche l\'altro e mi eccitava.
A 17 anni stavo insieme a una ragazza della mia stessa età, ed era tutta mia. Quando scopavamo era molto tranquilla, non era una ragazza che voleva trasgredire o pensava a cose fuori dal rapporto di coppia.
Una sera, precisamente il giorno della fine della scuola, feci una piccola festicciola a casa mia. A fine serata molti se ne andarono e rimasi io Erika, e un mio compagno di scuola, Filippo, un ragazzo di colore adottato da una famiglia italiana quando era piccolissimo.
Stava per andare via ma stava piovendo, e i suoi genitori avendo molti soldi, vivevano in una colonica in campagna, e d andarci in motorino era un po\' pericoloso, gli offrii quindi di rimanere a dormire da me.
Vedendo che pioveva Erika decise anche lei di rimanere a dormire da me, io non avrei mai pensato che sarebbe successo quello che voi già immaginate. Vi descrivo in poche righe chi siamo, Erika, 17 anni, Castana chiara, capelli corti mossi, seconda di seno bella piena, culetto tondo e morbido, figa rasata con strisciolina sul pube come piace a me, e quel filo di pancettina che mi eccitava da matti, Filippo 18 anni giocava a calcio, era abbastanza alto, magro e decisamente muscoloso, insomma un bel fisico, con i capelli rasati e il piercing sul labbro. E infine io, 17 anni, non molto alto, avevo fatto per un paio di anni nuoto, non avevo un fisico stupendo ( e non lo ho tutt\'ora), e a quanto dimensioni diciamo che rientro nella media con i mei 16,7cm.
Ero solo in casa, i miei erano andati al mare, poco lontano da dove abito, nella nostra \"casa al mare\" (una stanzina con tre letti..). Tornando a casa mia, ero solo, e presi insieme a Filippo la brandina e la portammo in salotto, mentre la sistemavamo, Erika entrò nella stanza già in pigiama, mi ricordo che erano un paio di pantaloncini cortissimi rosa chiaro (dai quali si intravedeva un po\' di camel toe), e una magliettina sempre rosa senza reggiseno, infatti si intravedevano i capezzoli sul tessuto della maglia.
Filippo la osservò mentre Erika camminò tranquilla verso il bagno per lavarsi i denti, e io mi accorsi che se la stava mangiando con gli occhi, e sinceramente mi dava molta noia.
Dopo aver sistemato tutto, ci sistemammo in salotto e ci fumammo un paio di sigarette,e parlando bevevamo gli alcolici rimasti della festa. Tra i mix di liquore, birra rum, e vodka varie, e la quantità, bastò poco per ritrovarci un po\' alticci.
Parlavamo e scherzavamo, l\'atmosfera diventava sempre più calda,e cominciammo a farci domande del tipo \"a che età la prima volta\" Quante ragazze/i.. E cose così.. Arrivammo all\'argomento temuto.. Dimensioni.
Lui sorridendo disse che le ragazze con cui andava non si lamentavano, anzi. Io mentendo dissi lo stesso. Erika ridendo disse che ero un po\' un cretino perchè ovviamente i ragazzi di colore lo avevano più grosso dei bianchi, e rideva.
Io ammettevo che era così, ma secondo me è un caso, cioè ci sono ragazzi bianchi molto dotati e neri minidotati. Lei e Filippo ridevano, e continuavano a bere.
Discorsi e discorsi, e arrivammo a un punto, che Erika si alzò, un po\' barcollando e andò a prendere una cosa, quando tornò scoppiammo tutti a ridere, aveva preso la riga della scuola che usavamo a geometrico.
\"Vediamo come siete messi voi due.\" Disse ridendo Erika. Ridevo, e mi riempii il bicchiere di birra, quando mi girai ero un po\' incredulo, Filippo si stava slacciando i pantaloni, e si abbassò senza problemi anche le mutande. Scoppiammo tutti a ridere, non era un cazzo molto grosso, decisamente più groso del mio a riposo ma mia spettavo di peggio.
Mi alzai anche io, e tirai fuori il mio. \"ovviamente va misurato duro e lungo\" Disse Erika, che senza problemi si alzò la maglia del pigiama mostrandoci le sue tettine rotonde e rosee. Cominciai a menarmelo e Filippo fece lo stesso. Tutto scorreva tranquillamente, tra capogiri vari.
Arrivati entrambi all\'erezione, dissi che Erika aveva ragione, con i suoi 25,6cm e la sua larghezza spaventosa, Filippo mi batteva alla grande.
Nel momento in cui cominciai a rimettere il mio piccolo piselletto nelle mutande, Erika si buttò sul letto e me lo afferrò, e iniziò a succhiarmelo.
Filippo ci guardava divertito con il suo uccellone in mano. Dicevo a Erika di smetterla, ma mi disse che era eccitata da morire, e anche io lo ero, poi quando lei beve un po\' diventava molto più brava e arrapante.
\"Dai non vedi che lui rimane lì da solo, scopiamo domani mattina con calm..\" Ricordo di non aver finito la frase che Erika, si fiondo su quella nerchia di cioccolata e cominciò a leccarla e baciarla avidamente.
Dentro di me una stranissima sensazione si impadronì del mio corpo. Ero arrabbiatissimo e disgustato, la mia ragazza stava spompinando un altro, ma allo stesso tempo non riuscivo a smettere di segarmi. Mi eccitava e disgustava allo stesso tempo.
Vedevo Erika che con gli occhi chiusi succhiava con forza quell\'uccellone mega, e Filippo che le accarezzava la testa e godeva sotto voce.
L\'unica cosa che facevo era masturbarmi. E con una mano, afferrai i pantaloncini del pigiamino di Erika e li abbassai, Filippo gradì, e cominciò a strofinarle il sederino con la mano, e a intrufolarsi tra le gambe della mia ragazza, che glielo succhiava ancora più eccitata.
Erika mi guardò e mi disse di scoparla, allora mi misi subito dietro di lei e glielo spinsi nella fighetta, che grondava di umori.
Afferrata per i fianchi la scopai per una decina di minuti, poi ovviamente voleva godersela anche Filippo, e gli lasciai il posto. Erika aveva avuto di cazzi il mio e quello prima del mio era più piccolo, quindi appena Filippo le premette nel buchetto caldo la sua verga nera, Erika urlò di dolore, e si aggrappò forte alle coperte, stringendo i denti.
Era lì che mi sentii ancora più strano, Erika era sdraiata sul letto, e stava facendo un pompino a me, Filippo se la stava scopando di brutto, e io ero chinato su di lei e le aprivo il culetto, osservando l\'uccellone di colore che le scivolava con forza nella figa.
Dopo diversi minuti, Erika si girò, e noi le venimmo sulle tette. Ci buttammo sfiniti sul letto e ridendo fumammo un cicchino, ci rivestimmo, eio che odio il sudore addosso andai a fare una doccia.
Nudo, sotto l\'acqua pensai e ripensai a quello che era successo, e pensai che potevo classificarla come \"esperienza sessuale\".. ..
Sentii un piccolo urletto. Lasciando l\'acqua che scorreva accesa, uscii dalla doccia e aprii lentamente la porta del bagno quanto bastava. Il salotto era disordinato come prima.. Sul divano e la brandina, Erika era a pecora, e Filippo se la stava ancora montando, però senza di me, si vedeva che erano più liberi e scopavano in modo più selvaggio.
Avevo l\'urto del vomito.. Ma come abbassai lo sguardo mi ghiacciai.. Avevo il cazzo in tiro. Lo afferraio e iniziai a segarmi.. Ruiguardavo la coppietta che gemeva e godeva sotto i miei occhi. Dopo poco, Filippo si alzò la prese e la gettò sul divano, Sborrandole in bocca. Non si era mai fatta venire in bocca da me..
Questa cosa mi fece ancor più impazzire e venni subito anche io. Ero seduto sul gabinetto, le gocce di sborra bianca sul pavimento del bagno. Con il cazzo che ancora grondava, mi sentivo bene in un certo senso, mi sentivo appagato.
Cornificato e contento. Eccolo lì, il cuckoldismo. Io sono diventato cuck. Bhè continuammo a scopare in tre per tipo altre tre settimane, poi lei si accorse che era meglio scopare solo con lui e mi lasciò.
Trovai altre due ragazze, le quali non volevano saperne di questa cosa, e io ci stavo malissimo. Avevo bisogno, e ho, bisogno di vedere la mia ragazza inchiappettata e goduta da altri ragazzi.
Ora sono single, e il mio nick non ha più il suo significato.. ma spero che un giorno troverò la ragazza giusta che mi voglia cornificare felicemente