Io e Grazia ci conosciamo da ragazzi, siamo stati anche insieme per un pò e, anzi, non ci siamo mai persi del tutto di vista tant'è che siamo riusciti ad instaurare un bel rapporto di complicità e tra le lenzuola e fuori abbiamo fatto di tutto, ci piace sperimentare, andare oltre se ne abbiamo le possibilità (tempo in primis). Questa volta avevo deciso di farle un piccolo regalo (forse anche a me stesso) e, sapendo che aveva problemi di postura che le causavano dolori alla schiena ed alle spalle, ero riuscito a contattare un bravo massaggiatore nella sua città che le avrebbe potuto essere d'aiuto. "Ma non è che ti sei messo qualcosa di strano in testa"?, mi disse subito lei, sapendo che una delle sue fantasie era proprio quella legata al massaggio ed io quella di vederla toccata da un altro. "Ma no, dai, che dici", risposi io. "Sai bene che provo disagio nel sapere che tu possa guardarmi mentre sei lì". Il patto che feci col massaggiatore era, senza che lei se ne accorgesse, che io rimanessi nello studio e potessi assistere mentre la massaggiava. Per lui non ci furono problemi. Arrivati lì, dopo le presentazioni io la lasciai non senza averle dato un bacio. "Ti affido completamente a Diego", dissi guardandola negli occhi, "e mi raccomando rilassati e lasciati andare". "Ok, se per te va bene....". Poi mi sussurrò nell'orecchio "Devo proprio lasciarmi andare?". "Certo", dissi, "sennò che sei venuta a fare?", risposi. Quella frase detta così da lei lasciava intravedere una certa malizia, detta com'era stata anche con un piccolo morso alle labbra che lasciava presagire qualcosa. "Ok, ragazzi. Io vi lascio". In realtà mi allontanai e feci sbattere la porta come se si fosse chiusa, ma in realtà mi andai a sistemare in una stanza contigua da dove si poteva notare quello che succedeva in quella dov'era sistemato il lettino. Grazia si spogliò come solo lei sapeva fare, con quel modo che tanto si confaceva al suo nome. Rimase solo in reggiseno e mutandine (per l'occasione portava un pizzo nero, chissà come mai....). Diego la fece stendere sul lettino a pancia sotto, le cosparse dell'olio sulla schiena e cominciò a massaggiarla dolcemente. Le sue mani accarezzavano il corpo della mia Grazia e per la prima volta vedevo realmente le mani di un altro uomo su di lei. Ero stato il primo per lei, ma non l'unico, e sapevo tutto delle sue storie passate. Vedere come veniva toccata e come si muoveva lei al passaggio delle mani di Diego in determinati punti cominciò a provocare in me in misto di eccitazione e gelosia, un qualcosa che non avevo mai provato prima. Diego sapeva fare bene il suo lavoro e si vedeva che sapeva come testare i punti "strategici" del corpo di una donna. Quando le toccava i fianchi e le sfiorava lateralmente i seni Grazia alzava leggermente la gamba, segno che proprio non le era del tutto indifferente. Dopo una decina di minuti le fece cambiare posizione e potevo ammirarla anche io meglio. Diego cominciò ad essere un pò più audace, nel senso che cominciò anche a sfiorare i seni e gli interni delle cosce e Grazia cominciava a mugolare di piacere, non fosse altro che era molto rilassata di suo. Il massaggio si fece più ardito poiché Grazia, di sua iniziativa, chiese ed ottenne da Diego il permesso, se la cosa non lo imbarazzava, di togliersi reggiseno e mutandine. "Figurati, se per te non è problema, immagina per me", disse lui. "Va bene, allora puoi continuare. Non mi sono mai sentita così bene prima", disse Grazia lasciando praticamente il gioco in mano al suo massaggiatore il quale,devo dire, non si fece pregare più di tanto. Vedevo le sue mani farsi sempre più spazio alla ricerca del sesso di Grazia, la quale cominciò ad allargare le gambe e a farsi toccare nelle parti intime in preda all'eccitazione. La fica di Grazia era un lago ed io la conosco bene e so che, quando è al culmine dell'eccitazione, quando ci metti dentro il cazzo praticamente ci naviga che è una bellezza. A vedere quella scena, la mia donna (perché tale l'ho sempre ritenuta anche se siamo sposati con altre persone) che si faceva toccare lì da un altro, non posso negarlo, mi ingelosiva da morire, mi faceva andare il cuore a mille ma mi aveva provocato anche un indurimento spropositato del cazzo. Era come vedere un film porno dal vivo, se vogliamo dirla, con la cosa che la protagonista era la mia donna ed io lì a guardare. Nel frattempo Grazia con la mano si era messa alla ricerca di qualcosa che le colmasse la voglia e pareva averla anche trovata. Difatti continuava a strofinare la sua mano sul pantalone della tuta di Diego accarezzando quello che aveva l'aria di essere un qualcosa di tutto rispetto. Il massaggiatore si abbassò il pantalone della tuta e balzò fuori un cazzo teso all'insù, non tanto lungo ma piuttosto grosso che sapevo bene che, di lì a pochi istanti, avrebbe incontrato il piacere delle splendide labbra di Grazia. Lei apprezzò subito le dimensioni del suo trainer e cominciò più volte a scappellarlo e a giocarci con la punta come solo lei sa fare, usando il pollice e l'indice della mano e lubrificando la cappella utilizzando il liquido che ne usciva. E tutto mentre lui continuava a sgrillettarle la fica, sempre più grondante di umori. Rimasi inebetito quando vidi come Grazia s'infilò in bocca quel grosso arnese e come lo succhiava, andando contemporaneamente di mano, quasi a volergli togliere subito il contenuto che si presumeva essere notevole in quelle due palle gonfie e grosse che erano alla sua base e con cui Grazia giocava. Diego tuttavia resistette al super pompino e disse a Grazia di girarsi verso di lui per poterla penetrare bene. "Non vedo l'ora che me lo metti dentro e me lo fai sentire. Scopami. Fammi sentire tutto questo bel cazzone. Sbattimi per bene": Quale uomo resisterebbe ad un simile invito? Il massaggiatore cominciò a penetrarla dapprima piano e poi sempre più forte e sentivo Grazia godere tanto e portata ad un livello come solo io ci ero riuscito prima. Diego la fece spostare di lato e comincio' a scoparla intensamente in una di quelle posizioni che sapevo essere preferite da Grazia. “Mi stai scopando alla grande, continua, fammelo sentire tutto, siiiii, dacci dentro….” diceva la mia donna in preda all'eccitazione e con la fica bagnatissima. Dal mio posto vedevo il cazzo del massaggiatore entrare ed uscire dalla fica di Grazia lucido dei suoi umori e ci dava veramente dentro alla grande. “Ora tocca a me, mettiti giù che voglio scoparti anche io come si deve” impose Grazia al suo trainer. Diego non si fece pregare, si stese sul lettino col suo cazzo bello svettante che scomparve, dopo essere stato trastullato dalla sapiente mano di Grazia per un po' vicino alla sua bagnatissima fica, dentro la mia splendida valchiria che ora vedevo cavalcare il cazzo di un altro uomo. Muoveva le anche e se lo strofinava nella vagina come solo lei sa fare. “Sto godendo, cazzo, si che sto godendo, vengo, vengoooo” e si abbandonò poco dopo ad un orgasmo che dimostrava quanto quella sua fantasia di scopare col massaggiatore finalmente fosse diventata realtà. Diego però ne aveva e ne voleva ancora, tant'è che la fece mettere a pecora e cominciò a stantuffarle la fica a colpi di cazzo, in un'altra delle sue posizioni preferite, esortato a venire anche lui da Grazia, cosa che fece poco dopo sborrandole tutto sulla schiena. “Spero che la signora sia rimasta soddisfatta del trattamento”, disse un compiaciuto Diego. “Assolutamente si”, replicò Grazia, “e chissà se la cosa non potrà ripetersi” continuò lei, ammiccando un sorriso compiaciuto. A quel punto il mio cellulare, a cui avevo dimenticato di togliere la suoneria, suono' e fui in pratica scoperto. Grazia si copri', intuendo che avevo visto e sentito tutto quello che si erano detti lei e Diego. “Ora credo che penserai che sono una troia e se non mi vorrai più vedere lo capirò”, mi disse alquanto affranta. “Non ti preoccupare, so che volevi realizzare questa fantasia ed io ti ho lasciata libera di farlo. Magari in futuro, se la vorrai replicare, potremmo essere in due i massaggiatori, che ne pensi? E lei ”magari, perché no?" . Ma questa è un'altra storia….
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