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la mia prima volta con un nero

Chira85

Membro
L’aver trovato questo forum mi ha fatto tornare in mente ricordi che hanno in un certo senso segnato la mia vita di donna ma con il tempo e l’esperienza e vivendo in certi contesti impari che certi segreti e meglio tenerli per te in modo da far buon viso a cattivo gioco ed essere una moglie e mamma che tutti vogliono. Nulla toglie che questo comporta anche l’essere donna e certe esigenze, o voglie, o chiamatele come vi pare, sono essenziali e fanno parte del percorso della vita. Ora ho 35 anni e sono sposata da 4 anni. Non ho più rapporti neri da 5 anni, ma quando li ho avuti sono stati i più intensi fino ad ora.
Il mio primo rapporto nero l’ho avuto a 25 anni. Allora mi ero appena lasciata e avevo alle spalle una storia di 5 anni di fidanzamento.
I mesi successivi non passai un bel periodo perché comunque 5 anni non si scordano dall’oggi al domani ed erano ormai 2 mesi che non avevo rapporti sessuali e questo mi metteva anche agitazione e una certa voglia.
Una sera di agosto le mie amiche, eravamo un gruppetto di 4 ragazze inseparabili allora, decidono di andare in disco all’aperto. Qui in puglia c’e ne sono tante. Cosi mi preparo. Mi doccio, metto un peri e un vestito tubino non troppo corto, mi trucco e via.
Arriviamo e c’e la fila interminabile come al solito. Ci mettiamo in coda e dopo una buona oretta finalmente entriamo. Ci buttiamo subito al centro e fra uno strusciamento e l’altro cominciano ad arrivare le prime palpate sul sedere da persone che nemmeno sapevi chi fossero. In mezzo alla confusione era solita la cosa.
Dopo una buona mezz’ora a scatenarsi decidiamo di prendere un drink e qui al banco dei cocktail c’e un ragazzo di colore che si chiama Addo. Lui e del ghana e si trova in italia per lavoro. Mi disse di lavorare per una ditta di elettricisti. Allora aveva 36 anni lui. Fra di noi c’erano 11 anni di differenza ma non pensai a questo. Anzi veramente fino a quella sera i rapporti con uomini neri non mi erano mai frullati per la testa, ma complice anche il periodo di astinenza mi lasciai andare alla sua conoscenza. Parlava un’italiano fruibile e si faceva capire abbastanza bene. Durante la chiacchierata devo essere sincera mi era caduto più volte l’occhio sui suoi pantaloni dato che avevo sentito anche io dire in giro che i neri sono molto più forniti. Ridendo e scherzando mi convinse a ballare in pista con lui e questa fu l’occasione che voleva per palparmi in sedere. Cosi senza fermarmi gli presi la mano e gliela tolsi dal sedere ma lui me lo tocco di nuovo e allora mi disse “ti ho toccata anche prima, non mi dire che non ti e piaciuto”. Cosi ricordai delle palpate avute poco prima in pista e che alcune di quelle me le aveva date lui ma complice il buio non avevo dato una forma a quelle mani. Cosi mi girai verso di lui ridendo come una stupida e lo guardai negli occhi sempre ridendo. In quel momento ci fu qualcosa che non so. Era come se non sentissi più la musica intorno a me e cosi dopo quei 5 secondi di risata e di sguardo fisso negli occhi mi buttai sulle sue labbra e lui a contatto con la mia apri subito la sua infilandomi la lingua in bocca con prepotenza. Inutile dire che sotto stavo già infuocata. Mi frugo in bocca per non ricordo quanto ma piu lui diventata presuntuoso e mi riempiva la bocca più io cercavo di tenergli testa e di farmi vedere come una ragazza dominante cosa che non ero per nulla. Si stacco dalle mie labbra e mi disse “vuoi venire fuori?” e io dissi solo “ok”
Mi prese per mano e uscimmo fuori diretti verso i parcheggi in un’angolo un po più isolato dove c’era anche un furgoncino bianco che ci avrebbe anche riparato da altri occhi, e ripresi a baciarlo questa volta con piu forza. Io ero piu bassina di lui e lui si piegava su di me per potermi baciare. Fu allora che scesi con la mano e gli toccai i pantaloni. Era assurdo. Sentivo qualcosa di enorme spingere per uscire. Non avevo mai avuto un’impressione tale da nessun’altro ma fu allora che davvero mi resi conto che stavo per fare sesso con un ragazzo nero e che in mezzo alle gambe aveva qualcosa di assurdo ma ormai io ero completamente uscita di testa e la curiosità di vederlo era tanta per non parlare della voglia cosi gli slacciai la cintura e gli apri i pantaloni e dai boxer usci una proboscide completamente nera e con una cappella dai bordi un po’ piu chiari. Era la prima volta che ne vedevo uno circonciso anche e rimasi senza parola in quel momento. Mi abbassai e mi venne automatico di aprire la bocca perché avevo già l’acquolina a guardarlo ma riusci a mettere solo la cappella dentro. Aveva un forte odore di uomo non lo dimenticherò mai nella mia vita.
Dopo averlo assaggiato per un po ritornai in piedi e ripresi a baciarlo e mentre lo facevo gli dissi “hai un profilattico” ma Addo non mi rispose. Allora mi spinse con la schiena contro il furgoncino e mi sollevo entrambe le gambe e mi ritrovai con il mio sesso a contatto con il suo. Lo sentivo urtare dentro le cosce. In quel momento Addo con una mano fece per scostarmi il perizoma che sentivo bollente e nel fare il movimento, con la mano, mi strofino il clitoride e allora venni la prima volta perché ero tesissima come una corda.
Scostato il perizoma ormai non aveva piu nessuna mia resistenza e lo diresse verso di me. Lo senti entrare come mai lo avevo sentito prima. Scivolo dentro non so per quanto in profondità ma man mano mi sentivo allargare mi si dilatava la patata. Mi assesto un decina di colpi cosi forti che comincio a farmi male la cervice e senti dolore ma nonostante tutto non avevo la forza di dirgli di fermarsi.
Sinceramente non ricordo quanto siamo stati cosi. Avevo perso del tutto la percezione della realtà, e gli orgasmi che ebbi forse furono 3 o 4. Sono stata ad occhi chiusi per tutto il tempo. Di quei momenti ricordo veramente poco perché avevo tante sensazioni intorno a me ma soprattutto eccitamento misto a dolore perché sentivo chiaramente che mi stava facendo male dentro ma non volevo fermarlo per nessun motivo al mondo. Non so quanto tempo passo, forse un quarto d’ora o una ventina di minuti, avevo le gambe che mi facevano malissimo perché ero stata solo in quella posizione ed ero quasi del tutto stremata e Addo mi disse “devo venire” e io ingenuamente e senza pensare ad altro gli risposi “eh vieni”. Cosi cominciò a pulsare e mi riverso dentro il suo seme e lo sentii chiaramente caldissimo e che mi stava riempiendo tutta dentro. Si, mi era appena venuto dentro. Allora ritornai al concetto di realtà e il mio primo pensiero fù su quale giorno avrei avuto il ciclo e mi ricordai che mancavano tra i 4 e i 3 giorni e per un momento mi tranquillizai. Finito di svuotarsi mi riprese a baciare sempre con lo stesso impeto della lingua che mi riempiva la bocca. Si allontano un pò e usci da dentro di me. Facendo questo subito colò fuori del seme. Presi i fazzoletti dalla pochette che avevo e cercai di ripulirmi come meglio potevo ma dentro mi sentivo ancora piena. Ci sistemammo per tornare all’interno della pista e mentre stavamo camminando io ebbi lo stimolo di fare pipì cosi gli dissi di aspettare che dovevo farla. Mi accovacciai dietro ad una macchina, mi scostai il perizoma e feci la pipi. Nel mentre che la faceva Addo si avvicinava a me e abbassata la zip del pantalone me lo mise davanti la faccia. Allora, in quel preciso momento, ebbi una sensazione nuova. Una sensazione che prima non avevo avuto. La sensazione di sentirsi sporca. Si mi sentivo sporca. Mi sentivo una troia. E questa sensazione mi spinse ad aprire ancora la bocca mentre io facevo pipi e a ripulirglielo. Sapeva di sperma. Era un sapore e un’odore che mai dimenticherò. Purtroppo questa volta non andò bene perché risate e discorsi si sentivano avvicinarsi a noi e allora io mollai la presa del suo c….. e mi ripulì velocemente con un fazzolettino per rialzarmi e guardando il fazzoletto, dopo essermi pulita, notai che avevo, oltre alle gocce di pipi, sperma misto a sangue. Allora ebbi la certezza che Addo mi aveva fatto davvero male.
Ritornai dalle mie amiche e con Addo ci scambiammo i numeri di cellulare. Fortunatamente il ciclo mi venne una settimana dopo quella sera. Con Addo ci sono stati altri incontri ovviamente, ma quella sera in disco, quella fu la sera che cambio la mia vita dal livello sessuale
 
L’aver trovato questo forum mi ha fatto tornare in mente ricordi che hanno in un certo senso segnato la mia vita di donna ma con il tempo e l’esperienza e vivendo in certi contesti impari che certi segreti e meglio tenerli per te in modo da far buon viso a cattivo gioco ed essere una moglie e mamma che tutti vogliono. Nulla toglie che questo comporta anche l’essere donna e certe esigenze, o voglie, o chiamatele come vi pare, sono essenziali e fanno parte del percorso della vita. Ora ho 35 anni e sono sposata da 4 anni. Non ho più rapporti neri da 5 anni, ma quando li ho avuti sono stati i più intensi fino ad ora.
Il mio primo rapporto nero l’ho avuto a 25 anni. Allora mi ero appena lasciata e avevo alle spalle una storia di 5 anni di fidanzamento.
I mesi successivi non passai un bel periodo perché comunque 5 anni non si scordano dall’oggi al domani ed erano ormai 2 mesi che non avevo rapporti sessuali e questo mi metteva anche agitazione e una certa voglia.
Una sera di agosto le mie amiche, eravamo un gruppetto di 4 ragazze inseparabili allora, decidono di andare in disco all’aperto. Qui in puglia c’e ne sono tante. Cosi mi preparo. Mi doccio, metto un peri e un vestito tubino non troppo corto, mi trucco e via.
Arriviamo e c’e la fila interminabile come al solito. Ci mettiamo in coda e dopo una buona oretta finalmente entriamo. Ci buttiamo subito al centro e fra uno strusciamento e l’altro cominciano ad arrivare le prime palpate sul sedere da persone che nemmeno sapevi chi fossero. In mezzo alla confusione era solita la cosa.
Dopo una buona mezz’ora a scatenarsi decidiamo di prendere un drink e qui al banco dei cocktail c’e un ragazzo di colore che si chiama Addo. Lui e del ghana e si trova in italia per lavoro. Mi disse di lavorare per una ditta di elettricisti. Allora aveva 36 anni lui. Fra di noi c’erano 11 anni di differenza ma non pensai a questo. Anzi veramente fino a quella sera i rapporti con uomini neri non mi erano mai frullati per la testa, ma complice anche il periodo di astinenza mi lasciai andare alla sua conoscenza. Parlava un’italiano fruibile e si faceva capire abbastanza bene. Durante la chiacchierata devo essere sincera mi era caduto più volte l’occhio sui suoi pantaloni dato che avevo sentito anche io dire in giro che i neri sono molto più forniti. Ridendo e scherzando mi convinse a ballare in pista con lui e questa fu l’occasione che voleva per palparmi in sedere. Cosi senza fermarmi gli presi la mano e gliela tolsi dal sedere ma lui me lo tocco di nuovo e allora mi disse “ti ho toccata anche prima, non mi dire che non ti e piaciuto”. Cosi ricordai delle palpate avute poco prima in pista e che alcune di quelle me le aveva date lui ma complice il buio non avevo dato una forma a quelle mani. Cosi mi girai verso di lui ridendo come una stupida e lo guardai negli occhi sempre ridendo. In quel momento ci fu qualcosa che non so. Era come se non sentissi più la musica intorno a me e cosi dopo quei 5 secondi di risata e di sguardo fisso negli occhi mi buttai sulle sue labbra e lui a contatto con la mia apri subito la sua infilandomi la lingua in bocca con prepotenza. Inutile dire che sotto stavo già infuocata. Mi frugo in bocca per non ricordo quanto ma piu lui diventata presuntuoso e mi riempiva la bocca più io cercavo di tenergli testa e di farmi vedere come una ragazza dominante cosa che non ero per nulla. Si stacco dalle mie labbra e mi disse “vuoi venire fuori?” e io dissi solo “ok”
Mi prese per mano e uscimmo fuori diretti verso i parcheggi in un’angolo un po più isolato dove c’era anche un furgoncino bianco che ci avrebbe anche riparato da altri occhi, e ripresi a baciarlo questa volta con piu forza. Io ero piu bassina di lui e lui si piegava su di me per potermi baciare. Fu allora che scesi con la mano e gli toccai i pantaloni. Era assurdo. Sentivo qualcosa di enorme spingere per uscire. Non avevo mai avuto un’impressione tale da nessun’altro ma fu allora che davvero mi resi conto che stavo per fare sesso con un ragazzo nero e che in mezzo alle gambe aveva qualcosa di assurdo ma ormai io ero completamente uscita di testa e la curiosità di vederlo era tanta per non parlare della voglia cosi gli slacciai la cintura e gli apri i pantaloni e dai boxer usci una proboscide completamente nera e con una cappella dai bordi un po’ piu chiari. Era la prima volta che ne vedevo uno circonciso anche e rimasi senza parola in quel momento. Mi abbassai e mi venne automatico di aprire la bocca perché avevo già l’acquolina a guardarlo ma riusci a mettere solo la cappella dentro. Aveva un forte odore di uomo non lo dimenticherò mai nella mia vita.
Dopo averlo assaggiato per un po ritornai in piedi e ripresi a baciarlo e mentre lo facevo gli dissi “hai un profilattico” ma Addo non mi rispose. Allora mi spinse con la schiena contro il furgoncino e mi sollevo entrambe le gambe e mi ritrovai con il mio sesso a contatto con il suo. Lo sentivo urtare dentro le cosce. In quel momento Addo con una mano fece per scostarmi il perizoma che sentivo bollente e nel fare il movimento, con la mano, mi strofino il clitoride e allora venni la prima volta perché ero tesissima come una corda.
Scostato il perizoma ormai non aveva piu nessuna mia resistenza e lo diresse verso di me. Lo senti entrare come mai lo avevo sentito prima. Scivolo dentro non so per quanto in profondità ma man mano mi sentivo allargare mi si dilatava la patata. Mi assesto un decina di colpi cosi forti che comincio a farmi male la cervice e senti dolore ma nonostante tutto non avevo la forza di dirgli di fermarsi.
Sinceramente non ricordo quanto siamo stati cosi. Avevo perso del tutto la percezione della realtà, e gli orgasmi che ebbi forse furono 3 o 4. Sono stata ad occhi chiusi per tutto il tempo. Di quei momenti ricordo veramente poco perché avevo tante sensazioni intorno a me ma soprattutto eccitamento misto a dolore perché sentivo chiaramente che mi stava facendo male dentro ma non volevo fermarlo per nessun motivo al mondo. Non so quanto tempo passo, forse un quarto d’ora o una ventina di minuti, avevo le gambe che mi facevano malissimo perché ero stata solo in quella posizione ed ero quasi del tutto stremata e Addo mi disse “devo venire” e io ingenuamente e senza pensare ad altro gli risposi “eh vieni”. Cosi cominciò a pulsare e mi riverso dentro il suo seme e lo sentii chiaramente caldissimo e che mi stava riempiendo tutta dentro. Si, mi era appena venuto dentro. Allora ritornai al concetto di realtà e il mio primo pensiero fù su quale giorno avrei avuto il ciclo e mi ricordai che mancavano tra i 4 e i 3 giorni e per un momento mi tranquillizai. Finito di svuotarsi mi riprese a baciare sempre con lo stesso impeto della lingua che mi riempiva la bocca. Si allontano un pò e usci da dentro di me. Facendo questo subito colò fuori del seme. Presi i fazzoletti dalla pochette che avevo e cercai di ripulirmi come meglio potevo ma dentro mi sentivo ancora piena. Ci sistemammo per tornare all’interno della pista e mentre stavamo camminando io ebbi lo stimolo di fare pipì cosi gli dissi di aspettare che dovevo farla. Mi accovacciai dietro ad una macchina, mi scostai il perizoma e feci la pipi. Nel mentre che la faceva Addo si avvicinava a me e abbassata la zip del pantalone me lo mise davanti la faccia. Allora, in quel preciso momento, ebbi una sensazione nuova. Una sensazione che prima non avevo avuto. La sensazione di sentirsi sporca. Si mi sentivo sporca. Mi sentivo una troia. E questa sensazione mi spinse ad aprire ancora la bocca mentre io facevo pipi e a ripulirglielo. Sapeva di sperma. Era un sapore e un’odore che mai dimenticherò. Purtroppo questa volta non andò bene perché risate e discorsi si sentivano avvicinarsi a noi e allora io mollai la presa del suo c….. e mi ripulì velocemente con un fazzolettino per rialzarmi e guardando il fazzoletto, dopo essermi pulita, notai che avevo, oltre alle gocce di pipi, sperma misto a sangue. Allora ebbi la certezza che Addo mi aveva fatto davvero male.
Ritornai dalle mie amiche e con Addo ci scambiammo i numeri di cellulare. Fortunatamente il ciclo mi venne una settimana dopo quella sera. Con Addo ci sono stati altri incontri ovviamente, ma quella sera in disco, quella fu la sera che cambio la mia vita dal livello sessuale
che spettacolo di Racconto, mi sarei segato come un forsennato a guardare una cosa simile
 
L’aver trovato questo forum mi ha fatto tornare in mente ricordi che hanno in un certo senso segnato la mia vita di donna ma con il tempo e l’esperienza e vivendo in certi contesti impari che certi segreti e meglio tenerli per te in modo da far buon viso a cattivo gioco ed essere una moglie e mamma che tutti vogliono. Nulla toglie che questo comporta anche l’essere donna e certe esigenze, o voglie, o chiamatele come vi pare, sono essenziali e fanno parte del percorso della vita. Ora ho 35 anni e sono sposata da 4 anni. Non ho più rapporti neri da 5 anni, ma quando li ho avuti sono stati i più intensi fino ad ora.
Il mio primo rapporto nero l’ho avuto a 25 anni. Allora mi ero appena lasciata e avevo alle spalle una storia di 5 anni di fidanzamento.
I mesi successivi non passai un bel periodo perché comunque 5 anni non si scordano dall’oggi al domani ed erano ormai 2 mesi che non avevo rapporti sessuali e questo mi metteva anche agitazione e una certa voglia.
Una sera di agosto le mie amiche, eravamo un gruppetto di 4 ragazze inseparabili allora, decidono di andare in disco all’aperto. Qui in puglia c’e ne sono tante. Cosi mi preparo. Mi doccio, metto un peri e un vestito tubino non troppo corto, mi trucco e via.
Arriviamo e c’e la fila interminabile come al solito. Ci mettiamo in coda e dopo una buona oretta finalmente entriamo. Ci buttiamo subito al centro e fra uno strusciamento e l’altro cominciano ad arrivare le prime palpate sul sedere da persone che nemmeno sapevi chi fossero. In mezzo alla confusione era solita la cosa.
Dopo una buona mezz’ora a scatenarsi decidiamo di prendere un drink e qui al banco dei cocktail c’e un ragazzo di colore che si chiama Addo. Lui e del ghana e si trova in italia per lavoro. Mi disse di lavorare per una ditta di elettricisti. Allora aveva 36 anni lui. Fra di noi c’erano 11 anni di differenza ma non pensai a questo. Anzi veramente fino a quella sera i rapporti con uomini neri non mi erano mai frullati per la testa, ma complice anche il periodo di astinenza mi lasciai andare alla sua conoscenza. Parlava un’italiano fruibile e si faceva capire abbastanza bene. Durante la chiacchierata devo essere sincera mi era caduto più volte l’occhio sui suoi pantaloni dato che avevo sentito anche io dire in giro che i neri sono molto più forniti. Ridendo e scherzando mi convinse a ballare in pista con lui e questa fu l’occasione che voleva per palparmi in sedere. Cosi senza fermarmi gli presi la mano e gliela tolsi dal sedere ma lui me lo tocco di nuovo e allora mi disse “ti ho toccata anche prima, non mi dire che non ti e piaciuto”. Cosi ricordai delle palpate avute poco prima in pista e che alcune di quelle me le aveva date lui ma complice il buio non avevo dato una forma a quelle mani. Cosi mi girai verso di lui ridendo come una stupida e lo guardai negli occhi sempre ridendo. In quel momento ci fu qualcosa che non so. Era come se non sentissi più la musica intorno a me e cosi dopo quei 5 secondi di risata e di sguardo fisso negli occhi mi buttai sulle sue labbra e lui a contatto con la mia apri subito la sua infilandomi la lingua in bocca con prepotenza. Inutile dire che sotto stavo già infuocata. Mi frugo in bocca per non ricordo quanto ma piu lui diventata presuntuoso e mi riempiva la bocca più io cercavo di tenergli testa e di farmi vedere come una ragazza dominante cosa che non ero per nulla. Si stacco dalle mie labbra e mi disse “vuoi venire fuori?” e io dissi solo “ok”
Mi prese per mano e uscimmo fuori diretti verso i parcheggi in un’angolo un po più isolato dove c’era anche un furgoncino bianco che ci avrebbe anche riparato da altri occhi, e ripresi a baciarlo questa volta con piu forza. Io ero piu bassina di lui e lui si piegava su di me per potermi baciare. Fu allora che scesi con la mano e gli toccai i pantaloni. Era assurdo. Sentivo qualcosa di enorme spingere per uscire. Non avevo mai avuto un’impressione tale da nessun’altro ma fu allora che davvero mi resi conto che stavo per fare sesso con un ragazzo nero e che in mezzo alle gambe aveva qualcosa di assurdo ma ormai io ero completamente uscita di testa e la curiosità di vederlo era tanta per non parlare della voglia cosi gli slacciai la cintura e gli apri i pantaloni e dai boxer usci una proboscide completamente nera e con una cappella dai bordi un po’ piu chiari. Era la prima volta che ne vedevo uno circonciso anche e rimasi senza parola in quel momento. Mi abbassai e mi venne automatico di aprire la bocca perché avevo già l’acquolina a guardarlo ma riusci a mettere solo la cappella dentro. Aveva un forte odore di uomo non lo dimenticherò mai nella mia vita.
Dopo averlo assaggiato per un po ritornai in piedi e ripresi a baciarlo e mentre lo facevo gli dissi “hai un profilattico” ma Addo non mi rispose. Allora mi spinse con la schiena contro il furgoncino e mi sollevo entrambe le gambe e mi ritrovai con il mio sesso a contatto con il suo. Lo sentivo urtare dentro le cosce. In quel momento Addo con una mano fece per scostarmi il perizoma che sentivo bollente e nel fare il movimento, con la mano, mi strofino il clitoride e allora venni la prima volta perché ero tesissima come una corda.
Scostato il perizoma ormai non aveva piu nessuna mia resistenza e lo diresse verso di me. Lo senti entrare come mai lo avevo sentito prima. Scivolo dentro non so per quanto in profondità ma man mano mi sentivo allargare mi si dilatava la patata. Mi assesto un decina di colpi cosi forti che comincio a farmi male la cervice e senti dolore ma nonostante tutto non avevo la forza di dirgli di fermarsi.
Sinceramente non ricordo quanto siamo stati cosi. Avevo perso del tutto la percezione della realtà, e gli orgasmi che ebbi forse furono 3 o 4. Sono stata ad occhi chiusi per tutto il tempo. Di quei momenti ricordo veramente poco perché avevo tante sensazioni intorno a me ma soprattutto eccitamento misto a dolore perché sentivo chiaramente che mi stava facendo male dentro ma non volevo fermarlo per nessun motivo al mondo. Non so quanto tempo passo, forse un quarto d’ora o una ventina di minuti, avevo le gambe che mi facevano malissimo perché ero stata solo in quella posizione ed ero quasi del tutto stremata e Addo mi disse “devo venire” e io ingenuamente e senza pensare ad altro gli risposi “eh vieni”. Cosi cominciò a pulsare e mi riverso dentro il suo seme e lo sentii chiaramente caldissimo e che mi stava riempiendo tutta dentro. Si, mi era appena venuto dentro. Allora ritornai al concetto di realtà e il mio primo pensiero fù su quale giorno avrei avuto il ciclo e mi ricordai che mancavano tra i 4 e i 3 giorni e per un momento mi tranquillizai. Finito di svuotarsi mi riprese a baciare sempre con lo stesso impeto della lingua che mi riempiva la bocca. Si allontano un pò e usci da dentro di me. Facendo questo subito colò fuori del seme. Presi i fazzoletti dalla pochette che avevo e cercai di ripulirmi come meglio potevo ma dentro mi sentivo ancora piena. Ci sistemammo per tornare all’interno della pista e mentre stavamo camminando io ebbi lo stimolo di fare pipì cosi gli dissi di aspettare che dovevo farla. Mi accovacciai dietro ad una macchina, mi scostai il perizoma e feci la pipi. Nel mentre che la faceva Addo si avvicinava a me e abbassata la zip del pantalone me lo mise davanti la faccia. Allora, in quel preciso momento, ebbi una sensazione nuova. Una sensazione che prima non avevo avuto. La sensazione di sentirsi sporca. Si mi sentivo sporca. Mi sentivo una troia. E questa sensazione mi spinse ad aprire ancora la bocca mentre io facevo pipi e a ripulirglielo. Sapeva di sperma. Era un sapore e un’odore che mai dimenticherò. Purtroppo questa volta non andò bene perché risate e discorsi si sentivano avvicinarsi a noi e allora io mollai la presa del suo c….. e mi ripulì velocemente con un fazzolettino per rialzarmi e guardando il fazzoletto, dopo essermi pulita, notai che avevo, oltre alle gocce di pipi, sperma misto a sangue. Allora ebbi la certezza che Addo mi aveva fatto davvero male.
Ritornai dalle mie amiche e con Addo ci scambiammo i numeri di cellulare. Fortunatamente il ciclo mi venne una settimana dopo quella sera. Con Addo ci sono stati altri incontri ovviamente, ma quella sera in disco, quella fu la sera che cambio la mia vita dal livello sessuale
Ciao sono un ragazzo di colore si sei interessata
 
L’aver trovato questo forum mi ha fatto tornare in mente ricordi che hanno in un certo senso segnato la mia vita di donna ma con il tempo e l’esperienza e vivendo in certi contesti impari che certi segreti e meglio tenerli per te in modo da far buon viso a cattivo gioco ed essere una moglie e mamma che tutti vogliono. Nulla toglie che questo comporta anche l’essere donna e certe esigenze, o voglie, o chiamatele come vi pare, sono essenziali e fanno parte del percorso della vita. Ora ho 35 anni e sono sposata da 4 anni. Non ho più rapporti neri da 5 anni, ma quando li ho avuti sono stati i più intensi fino ad ora.
Il mio primo rapporto nero l’ho avuto a 25 anni. Allora mi ero appena lasciata e avevo alle spalle una storia di 5 anni di fidanzamento.
I mesi successivi non passai un bel periodo perché comunque 5 anni non si scordano dall’oggi al domani ed erano ormai 2 mesi che non avevo rapporti sessuali e questo mi metteva anche agitazione e una certa voglia.
Una sera di agosto le mie amiche, eravamo un gruppetto di 4 ragazze inseparabili allora, decidono di andare in disco all’aperto. Qui in puglia c’e ne sono tante. Cosi mi preparo. Mi doccio, metto un peri e un vestito tubino non troppo corto, mi trucco e via.
Arriviamo e c’e la fila interminabile come al solito. Ci mettiamo in coda e dopo una buona oretta finalmente entriamo. Ci buttiamo subito al centro e fra uno strusciamento e l’altro cominciano ad arrivare le prime palpate sul sedere da persone che nemmeno sapevi chi fossero. In mezzo alla confusione era solita la cosa.
Dopo una buona mezz’ora a scatenarsi decidiamo di prendere un drink e qui al banco dei cocktail c’e un ragazzo di colore che si chiama Addo. Lui e del ghana e si trova in italia per lavoro. Mi disse di lavorare per una ditta di elettricisti. Allora aveva 36 anni lui. Fra di noi c’erano 11 anni di differenza ma non pensai a questo. Anzi veramente fino a quella sera i rapporti con uomini neri non mi erano mai frullati per la testa, ma complice anche il periodo di astinenza mi lasciai andare alla sua conoscenza. Parlava un’italiano fruibile e si faceva capire abbastanza bene. Durante la chiacchierata devo essere sincera mi era caduto più volte l’occhio sui suoi pantaloni dato che avevo sentito anche io dire in giro che i neri sono molto più forniti. Ridendo e scherzando mi convinse a ballare in pista con lui e questa fu l’occasione che voleva per palparmi in sedere. Cosi senza fermarmi gli presi la mano e gliela tolsi dal sedere ma lui me lo tocco di nuovo e allora mi disse “ti ho toccata anche prima, non mi dire che non ti e piaciuto”. Cosi ricordai delle palpate avute poco prima in pista e che alcune di quelle me le aveva date lui ma complice il buio non avevo dato una forma a quelle mani. Cosi mi girai verso di lui ridendo come una stupida e lo guardai negli occhi sempre ridendo. In quel momento ci fu qualcosa che non so. Era come se non sentissi più la musica intorno a me e cosi dopo quei 5 secondi di risata e di sguardo fisso negli occhi mi buttai sulle sue labbra e lui a contatto con la mia apri subito la sua infilandomi la lingua in bocca con prepotenza. Inutile dire che sotto stavo già infuocata. Mi frugo in bocca per non ricordo quanto ma piu lui diventata presuntuoso e mi riempiva la bocca più io cercavo di tenergli testa e di farmi vedere come una ragazza dominante cosa che non ero per nulla. Si stacco dalle mie labbra e mi disse “vuoi venire fuori?” e io dissi solo “ok”
Mi prese per mano e uscimmo fuori diretti verso i parcheggi in un’angolo un po più isolato dove c’era anche un furgoncino bianco che ci avrebbe anche riparato da altri occhi, e ripresi a baciarlo questa volta con piu forza. Io ero piu bassina di lui e lui si piegava su di me per potermi baciare. Fu allora che scesi con la mano e gli toccai i pantaloni. Era assurdo. Sentivo qualcosa di enorme spingere per uscire. Non avevo mai avuto un’impressione tale da nessun’altro ma fu allora che davvero mi resi conto che stavo per fare sesso con un ragazzo nero e che in mezzo alle gambe aveva qualcosa di assurdo ma ormai io ero completamente uscita di testa e la curiosità di vederlo era tanta per non parlare della voglia cosi gli slacciai la cintura e gli apri i pantaloni e dai boxer usci una proboscide completamente nera e con una cappella dai bordi un po’ piu chiari. Era la prima volta che ne vedevo uno circonciso anche e rimasi senza parola in quel momento. Mi abbassai e mi venne automatico di aprire la bocca perché avevo già l’acquolina a guardarlo ma riusci a mettere solo la cappella dentro. Aveva un forte odore di uomo non lo dimenticherò mai nella mia vita.
Dopo averlo assaggiato per un po ritornai in piedi e ripresi a baciarlo e mentre lo facevo gli dissi “hai un profilattico” ma Addo non mi rispose. Allora mi spinse con la schiena contro il furgoncino e mi sollevo entrambe le gambe e mi ritrovai con il mio sesso a contatto con il suo. Lo sentivo urtare dentro le cosce. In quel momento Addo con una mano fece per scostarmi il perizoma che sentivo bollente e nel fare il movimento, con la mano, mi strofino il clitoride e allora venni la prima volta perché ero tesissima come una corda.
Scostato il perizoma ormai non aveva piu nessuna mia resistenza e lo diresse verso di me. Lo senti entrare come mai lo avevo sentito prima. Scivolo dentro non so per quanto in profondità ma man mano mi sentivo allargare mi si dilatava la patata. Mi assesto un decina di colpi cosi forti che comincio a farmi male la cervice e senti dolore ma nonostante tutto non avevo la forza di dirgli di fermarsi.
Sinceramente non ricordo quanto siamo stati cosi. Avevo perso del tutto la percezione della realtà, e gli orgasmi che ebbi forse furono 3 o 4. Sono stata ad occhi chiusi per tutto il tempo. Di quei momenti ricordo veramente poco perché avevo tante sensazioni intorno a me ma soprattutto eccitamento misto a dolore perché sentivo chiaramente che mi stava facendo male dentro ma non volevo fermarlo per nessun motivo al mondo. Non so quanto tempo passo, forse un quarto d’ora o una ventina di minuti, avevo le gambe che mi facevano malissimo perché ero stata solo in quella posizione ed ero quasi del tutto stremata e Addo mi disse “devo venire” e io ingenuamente e senza pensare ad altro gli risposi “eh vieni”. Cosi cominciò a pulsare e mi riverso dentro il suo seme e lo sentii chiaramente caldissimo e che mi stava riempiendo tutta dentro. Si, mi era appena venuto dentro. Allora ritornai al concetto di realtà e il mio primo pensiero fù su quale giorno avrei avuto il ciclo e mi ricordai che mancavano tra i 4 e i 3 giorni e per un momento mi tranquillizai. Finito di svuotarsi mi riprese a baciare sempre con lo stesso impeto della lingua che mi riempiva la bocca. Si allontano un pò e usci da dentro di me. Facendo questo subito colò fuori del seme. Presi i fazzoletti dalla pochette che avevo e cercai di ripulirmi come meglio potevo ma dentro mi sentivo ancora piena. Ci sistemammo per tornare all’interno della pista e mentre stavamo camminando io ebbi lo stimolo di fare pipì cosi gli dissi di aspettare che dovevo farla. Mi accovacciai dietro ad una macchina, mi scostai il perizoma e feci la pipi. Nel mentre che la faceva Addo si avvicinava a me e abbassata la zip del pantalone me lo mise davanti la faccia. Allora, in quel preciso momento, ebbi una sensazione nuova. Una sensazione che prima non avevo avuto. La sensazione di sentirsi sporca. Si mi sentivo sporca. Mi sentivo una troia. E questa sensazione mi spinse ad aprire ancora la bocca mentre io facevo pipi e a ripulirglielo. Sapeva di sperma. Era un sapore e un’odore che mai dimenticherò. Purtroppo questa volta non andò bene perché risate e discorsi si sentivano avvicinarsi a noi e allora io mollai la presa del suo c….. e mi ripulì velocemente con un fazzolettino per rialzarmi e guardando il fazzoletto, dopo essermi pulita, notai che avevo, oltre alle gocce di pipi, sperma misto a sangue. Allora ebbi la certezza che Addo mi aveva fatto davvero male.
Ritornai dalle mie amiche e con Addo ci scambiammo i numeri di cellulare. Fortunatamente il ciclo mi venne una settimana dopo quella sera. Con Addo ci sono stati altri incontri ovviamente, ma quella sera in disco, quella fu la sera che cambio la mia vita dal livello sessuale
Ciao Chira, complimenti per il racconto è bellissimo e dettagliato, è così eccitante. Sei stupenda. Sarebbe bello se ci raccontassi le altre tue esperienze black! Ti adoro
 

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